Cambiano i tempi, i modi, ma l'obiettivo è lo stesso.

Cambiano i tempi, i modi e le dinamiche, ma l'obbiettivo è lo stesso, reprimere chi porta avanti la lotta contro il sistema, contro chi detiene il potere politico e quello economico. Questo lo scopo dell'ennesimo attentato diffamatore avvenuto il 16 dicembre in uno dei corridoi dell'università Bocconi di Milano, e sempre questo lo scopo dell'attentato avvenuto al CIE di Gradisca d'Isonzo in provincia di Gorizia, lo scopo di diffamare, infangare e criminalizzare il movimento anarchico che oggi come ieri si batte per una società libera dall'autorità, dai pregiudizi, dal potere politico dello Stato e dal potere economico del capitale, per una società dove non esistono divisioni in classi e dove ci sia veramente libertà, giustizia sociale e uguaglianza economica, per tutti. L'ennesimo attacco portato avanti in maniera subdola, infima e strisciante.
Bombe quelle esplose rivendicate dalla fantomatica Federazione Anarchica Informale, spuntata nel 2003 e ricomparsa di tanto in tanto con attentati dinamitardi e bombaroli qua e là, talvolta portati a segno, talvolta no. Organizzazione sulla quale esistono tanti se e tanti ma, sopratutto tra chi il movimento anarchico, che si richiama all'anarchismo sociale, politico ed organizzato, lo vive e lo compone, un organizzazione dinamitarda e bombarola che, a parte una inchiesta poi finita con la completa assoluzione degli imputati, non si è mai vista perseguire giuridicamente nemmeno nessun adepto, e questo fa riflettere. Bombe esplose in un periodo particolare, quello del quarantesimo anno dalla strage di Piazza Fontana, anniversario che non mostra solo la vuota commemorazione ma anche il rilancio delle lotte, e anche questo fa riflettere. Questa fantomatica organizzazione informale, sulla quale impostazione c'è molto da dire poiché recita un suo comunicato che i suoi aderenti non si conoscono e non sono tenuti a conoscersi tra loro, offrendosi così da sponda ad un’infiltrazione da parte di chi cerca da sempre di reprimere il movimento anarchico con tattiche che vanno dalla persecuzione mediatica e giuridica e poliziesca a tattiche più subdole come l'infiltrazione.
Ruolo fondamentale in questa, come in altre vicende che prima d'ora hanno già colpito in maniera repressiva il movimento anarchico, viene giocato dalla stampa borghese e commerciale, prima fra tutti Repubblica di Milano, che porta attacchi e accuse pesanti e infondate al movimento anarchico e alle sue organizzazioni, che da sempre giocano a carte scoperte e con prassi chiara portando avanti una lotta politica tra i movimenti popolari e di massa. Non a caso leggiamo, come è normale che sia dato la sua estrazione mediatica e schierata con i poteri forti, del movimento anarchico sulla stampa borghese e commerciale solo quando si tratta di dare risalto alle frange bombarole e a queste fantomatiche sigle, così come solo in questi casi sentiamo parlare degli anarchici in radio e tv.
La storia come sempre si ripete, cambiano i modi e le modalità con cui i movimenti antagonisti e rivoluzionati vengono colpiti, ma mai cambia l'obiettivo che resta sempre la repressione di questi. Ieri, in un passato molto lontano, di cui non perdiamo tuttavia la memoria, ci chiamavano malfattori e propugnavano leggi antianarchiche per impedire, in maniera vana visto la storia del movimento anarchico, di organizzarci e di lottare, sempre ieri, in un passato non molto lontano, esplodevano le bombe sui treni e nelle piazze, e la colpa veniva data, sempre con strategie repressive simili a quelle odierne, agli anarchici, per poi scoprire che i responsabili erano fascisti e organi statali, che verranno poi assolti. Oggi con una strategia repressiva che si basa principalmente sui cardini: mediatica, legislativa, giuridica e poliziesca, ancora una volta il movimento che fa della lotta degli sfruttati, degli emarginati e degli oppressi la sua lotta, viene come sempre colpito, etichettato e diffamato, con lo scopo di far apparire agli occhi della gente gli anarchici come i bombaroli, come i terroristi che non sono, con lo scopo, come sempre, di pilotare il pensiero del popolo verso un falso nemico, come fanno con gli immigrati accusandoli di omicidi, stupri e quant'altro e facendoli apparire come i criminali per eccellenza, così per pilotare la mente del popolo verso un nemico fantoccio, per far sì che non si risvegli la coscienza e la consapevolezza di chi è il vero nemico, chi ci sfrutta, chi ruba le nostre vite e divora la nostra libertà, chi ci reprime e opprime e chi costringe a seguire le sue leggi e il suo ordinamento voluto, sostenuto e creato per proteggere la classe dominante borghese e dirigenziale e di essa soltanto fare gli interessi.
Da sempre e sempre lottiamo e lotteremo, per un mondo migliore, più giusto e più umano, per una società senza servi e senza padroni, fatta da uomini e donne liberi e uguali.

Roberto per la sezione "Delo Truda" FdCA Palermo